Comunicati Stampa
2 Dicembre 2016
L’immobilità sociale genera insicurezza: dall’inizio della crisi accantonati 114 miliardi di euro di liquidità aggiuntiva (più del Pil dell’Ungheria). Ko economico dei giovani: rispetto alla media, redditi più bassi del 15% (e del 26,5% rispetto ai loro coetanei di venticinque anni fa) e ricchezza inferiore del 41%. Torna l’occupazione, ma a bassa produttività. Il 2016 è stato l’anno in cui hanno vinto gli irresistibili flussi: export, turismo, digitale, immigrati. Ma si è rotta la cerniera tra élite e popolo: crollo di fiducia per tutti i soggetti intermedi tradizionali, dai politici alle banche
Roma, 2 dicembre 2016 – L’Italia rentier che non investe sul futuro. Le aspettative degli italiani continuano a essere negative o piatte. Il 61,4% è convinto che il proprio reddito non aumenterà nei prossimi anni, il 57% ritiene che i figli e i nipoti non vivranno meglio di loro (e lo pensa anche...[...]