Roma, 5 luglio 2019 – Aumentano le donne che praticano sport. Le donne che praticano attività sportive sono complessivamente 17.996.000, corrispondono al 60% del totale delle donne e al 48% di tutti gli sportivi. Negli ultimi dieci anni sono aumentate dell’11,9%. A crescere di più sono le donne che praticano sport in modo continuativo, che oggi sono 6.528.000 (+25,5% dal 2008).
Il divario di genere nello sport. Il 56,8% delle femmine di età compresa tra 11 e 14 anni e il 65,9% dei maschi della stessa età praticano un’attività sportiva in modo continuativo. Con il passare del tempo il divario di genere aumenta. Tra i 15 e i 17 anni la quota scende al 42,6% tra le femmine e al 58,4% tra i maschi. A 18 anni si dedica con continuità a uno sport il 31,9% delle ragazze e il 47,4% dei ragazzi.
Niente «quote rosa» nei ruoli apicali. Dei 4.708.741 atleti tesserati alle diverse Federazioni sportive, le donne sono solo il 28%. Tra gli operatori sportivi sono ancora meno: il 19,8% degli allenatori, il 15,4% dei dirigenti di società e soltanto il 12,4% dei dirigenti di Federazione.
Solo il 2% di donne nel calcio. Lo sport che in Italia conta il numero maggiore di tesserati è il calcio, con 1.056.824 atleti, ma solo il 2% di donne. Poche, ma in crescita: nel 2018 le donne tesserate sono state 23.903, vent’anni fa erano circa 8.000. Le buone prestazioni della nostra nazionale femminile ai mondiali di calcio potrebbero far alzare le quotazioni del calcio femminile, oggi ancora declinato quasi esclusivamente al maschile.
La pallavolo è lo sport più femminile. Al secondo posto c’è il tennis, con 372.964 tesserati e il 33% di donne. Al terzo posto la pallavolo, con 331.843 atleti e il 77% di donne: è questo lo sport più praticato al femminile, seguito dal tennis e dalla ginnastica.
Federica Pellegrini la campionessa più amata. Il 27,7% di un panel di 1.027 giovani sportivi di età compresa tra 15 e 30 anni interpellato dal Censis ha indicato la nuotatrice Federica Pellegrini come la campionessa più amata, seguita dalla tennista Serena Williams e dalla campionessa paraolimpica di scherma Bebe Vio. Al quarto posto, ma sul podio delle italiane, la tuffatrice Tania Cagnotto. Tra le sportive indicate c’è anche la calciatrice Barbara Bonsea. Ma il 29,6% del panel non ha saputo indicare nessun nome.
Il progetto Respect. Questi sono i risultati di un’indagine condotta nell’ambito del progetto Respect-Stop Violence Against Women, realizzato dal Censis con il contributo del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che si propone di stimolare una riflessione collettiva sul valore sociale della donna per promuovere un cambiamento nei comportamenti che sono alla radice della discriminazione e della violenza di genere. A partire dal mese di maggio è stata avviata una campagna di sensibilizzazione rivolta ai giovani su Facebook, Instagram e Twitter (all’indirizzo CensisRespect) e sono stati allestiti stand in 20 eventi-impianti sportivi di Roma per consegnare materiale informativo a oltre 2.000 giovani. A gestire gli stand, i giovani «agenti del cambiamento», reclutati e formati dal Censis per trasmettere un messaggio positivo contro la discriminazione di genere nella vita e nello sport. Oggi pomeriggio, a partire dalle ore 18.00, gli stand saranno presenti allo Stadio Tre Fontane di Roma per l’Academy Contest di Hockey su prato. Il progetto Respect si concluderà nel mese di novembre con l’apertura della mostra fotografica «Un mondo senza donne» nei locali del III Municipio di Roma.
5 Luglio 2019