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Sostenibilità: il cambiamento climatico fa paura, ma gli italiani temono un rialzo dei prezzi a causa delle politiche green

I prodotti finanziari Esg, un boost per la transizione ecologica. Ma il 64,4% degli italiani ne sa ancora poco o niente

Milano, 20 dicembre 2021 – Il cambiamento climatico fa paura. Il 79,9% degli italiani ha paura del cambiamento climatico, in particolare dell’aumento sopra 1,5 gradi della temperatura della Terra. La percentuale arriva all’83,8% nel Nord-Est e all’82,7% tra le donne. È quanto emerge dell’Osservatorio sulla sostenibilità realizzato dal Censis in collaborazione con Assogestioni, l’associazione italiana delle società di gestione del risparmio.

Meno CO2, ma solo a parità di benessere economico. Il 73,9% degli italiani afferma che, se per bloccare il riscaldamento globale e non inquinare si ricorrerà a soluzioni che faranno aumentare i prezzi di energia, beni e servizi, allora bisognerà cercare altre strade. Lo pensa il 69,5% di chi risiede nel Nord-Ovest, il 73,9% nel Nord-Est, il 79,4% nel Centro e il 74,1% al Sud. Il taglio del potere d’acquisto a causa dell’inflazione o la decrescita economica in cambio del green sono spettri che inquietano. La paura del cambiamento climatico non basta a far passare scelte che riducano il benessere individuale. Se i combustili fossili sono maledetti in via di principio, tuttavia non piacciono le alternative che generano una inflazione a trazione green. Del resto, il 44,0% degli italiani è contrario a pratiche all’insegna della sostenibilità che determinino ulteriori iniquità sociali.

Nebbia sulla sostenibilità. Il 74,6% degli italiani ritiene che ci sia troppa confusione sui temi del riscaldamento globale e della sostenibilità. Se ne parla tanto, ma la moltiplicazione delle informazioni genera un rumore di fondo che non aiuta a capire. Lo pensa il 72,1% dei residenti nel Nord-Ovest, il 75,7% nel Nord-Est, il 77,2% nel Centro e il 74,5% al Sud. Solo il 26,2% afferma di sapere precisamente cosa si intende per sostenibilità, il 60,8% ne ha una conoscenza per grandi linee e comunque non sarebbe in grado di spiegarlo ad altre persone.

Gli investimenti finanziari green che migliorano la qualità della vita. Come uscire dalla contraddizione della paura per il riscaldamento globale, da una parte, e per il rischio di inflazione indotta dalle politiche green, dall’altra? Per gli italiani la soluzione passa anche per la finanza. Secondo il 76,6% la finanza giocherà un ruolo importante, perché il collasso ambientale costituirebbe una minaccia per gli stessi investimenti. Per questo motivo sono importanti gli investimenti sostenibili Esg (Environmental, Social and Governance). Ma ancora il 64,4% degli italiani dice di saperne poco o niente. Il 63,4% ne ha solo sentito parlare. Tuttavia, orientare una parte dei 1.600 miliardi di euro delle famiglie giacenti sui conti correnti (+5% rispetto allo scorso anno) verso l’acquisto di prodotti finanziari Esg sarebbe un boost straordinario per la transizione ecologica. Affinché ciò avvenga, per l’84,6% degli italiani occorre chiarezza e semplicità delle informazioni sugli investimenti Esg in modo da farli apprezzare. Il 72,5% individua nella consulenza finanziaria un attore positivo, che potrebbe promuovere la finanza sostenibile. Informare, consigliare, orientare i risparmiatori: ecco cosa ci si attende dai consulenti finanziari.

Questi sono i principali dati dell’Osservatorio Assogestioni-Censis sulla sostenibilità che sarà commentato oggi alle 12.00 da Giorgio De Rita, Segretario Generale del Censis, insieme a Vittorio Ambrogi, Presidente del Comitato Comunicazione di Assogestioni. Sarà possibile seguire l’evento nella sezione «Le dirette» di FR|Vision, la piattaforma di broadcasting di Assogestioni. L’incontro è preceduto dalla prima visione dell’inedita docuserie sul risparmio gestito «The Future» con l’episodio dedicato alla sostenibilità. Per accedere direttamente allo streaming utilizzare il link https://bit.ly/AssogestioniCensis

20 Dicembre 2021