Il Green&Blue Index

Ranking provinciale della transizione ecologica in Italia

L’indice di Transizione Ecologica è il prodotto di analisi effettuate sulle 3 dimensioni che compongono il campo di azione complessivo della transizione: contesto, popolazione e imprese.

Mentre le prime due dimensioni premiano i risultati ottenuti scattando una fotografia della situazione attuale, la terza premia il percorso fatto dalle imprese dal 2016 ad oggi guardando prevalentemente agli investimenti dedicati al raggiungimento della transizione ecologica. In questa dimensione è attribuito un punteggio maggiore a chi ha investito in questi anni (e sta quindi correndo verso un processo produttivo a impatto zero). Viene invece attribuito un punteggio minore sia a chi non ha ancora iniziato ad investire, sia ai pionieri della transizione che, pur avendo investito prima del 2015, non lo hanno fatto negli ultimi sei anni, rallentando di fatto la corsa verso la transizione ecologica.

Per ciascuna dimensione sono stati selezionati ed elaborati indicatori elementari specifici, per un totale di 26 indicatori. Il punteggio dell’indice sintetico è dato dalla media aritmetica dei punteggi delle tre dimensioni.

L’analisi riguarda le 107 province/città metropolitane. Per confrontare la performance di ciascuna province/città metropolitana si è proceduto a classificarle in quattro grandi gruppi, in base alla loro dimensione demografica:

1.            Città metropolitane;

2.            Province con più di 500mila abitanti;

3.            Province tra i 300mila e i 500mila abitanti;

4.            Province con meno di 300mila abitanti.

Per ciascun gruppo sono stati calcolati i ranghi (la classifica) dei 3 indicatori sintetici di dominio e dell’indice complessivo di Transizione Ecologica.

Il punteggio dell’indice Green&Blue permette sia la comparazione della performance tra le province di dimensione simile sia la comparazione tra il punteggio raggiunto da ogni provincia con quello del benchmark rappresentato dalla “provincia ideale” alla quale è attribuito un punteggio pari a 100. La “provincia ideale” assume i valori migliori tra quelli osservati per ciascuno degli indicatori elementari considerati.

La città metropolitana più avanti nella transizione ecologica è Firenze con un punteggio nell’indice complessivo pari a 80,1 su un massimo di 100. Questo risultato deriva dalla combinazione del secondo posto assoluto nella dimensione “popolazione” (88,3 punti) e degli alti punteggi conseguiti nelle dimensioni “contesto” e “imprese”, rispettivamente 74,1 e 77,8 punti (quinto e sesto punteggio più alto tra le città metropolitane).

Leggermente distanziate vi sono le città metropolitane di Bologna (78,9) e Torino (78,5), con la prima che fa registrare anche il punteggio migliore nella dimensione “popolazione” e con il capoluogo piemontese che si posiziona al secondo posto nella dimensione “contesto” con 74,9 punti.

Chiude, a distanza dalle altre città metropolitane, Napoli con punteggi bassi in tutte e tre le dimensioni e, conseguentemente, nell’indice sintetico (69,5).

Tra le province con più di 500mila abitanti è Bolzano ad ottenere il punteggio più alto. È anche la provincia tra tutte che, con i suoi 81,6 punti, si è avvicinata di più al valore di benchmark della “provincia ideale” pari a 100. Seguono le province di Trento e Brescia con, rispettivamente 80,1 e 78,9 punti.

Bolzano eccelle sia nella dimensione contestuale che in quella relativa alla popolazione con 76,9 e 88,6 punti. Trento ottiene lo stesso punteggio per la dimensione popolazione (88,6) mentre per quella di contesto ha il secondo miglior punteggio del gruppo con 75,5 punti.

Chiude la provincia di Cosenza con 74,1 punti, pur classificandosi settima nella dimensione di contesto con 73,8 punti.

Tra le province tra 300mila e 500mila abitanti, sono Pordenone (80), Parma (79,4) e Potenza (79,2) a ottenere i punteggi più elevati (tab. 9). Proprio Pordenone riesce a raggiungere questo risultato, staccando di 0,6 punti la seconda, ottenendo punteggi mediamente alti in tutte e tre le dimensioni, ma non raggiungendo il podio in nessuno delle tre dimensioni prese singolarmente.

Nel gruppo più numeroso, quello delle province con meno di 300mila abitanti, è La Spezia a ottenere il punteggio più alto sia nell’indice sintetico con 80,4 punti, che nella dimensione della popolazione con 88,7 punti.

La seconda classificata, la provincia di Nuoro, ha una prestazione d’eccellenza nella dimensione relativa agli investimenti delle imprese con 88,3 punti su 100. Chiude questa classifica la provincia di Fermo con 73,2 punti.