Roma, 23 maggio 2019 – Più frequente, più vario, con più partner: ecco il sesso degli italiani. Oggi la gamma delle pratiche sessuali degli italiani di 18-40 anni è molto articolata. L’80,7% fa sesso orale, il 67% pratica la masturbazione reciproca, il 46,9% usa un linguaggio osceno durante i rapporti, il 33,1% pratica il sesso anale, il 24,4% usa oggetti, cibi o bevande per giochi erotici, il 16,5% scatta foto o registra video durante i rapporti, il 16,5% fantastica apertamente con il partner su altri possibili partner, il 13,1% ha rapporti sessuali a tre o più persone, il 12,5% pratica il bondage o il sadomasochismo. La frontiera della trasgressione si è spostata in avanti e oggi il sesso degli italiani è più frequente, più vario, con più partner. È quanto emerge dal «Rapporto Censis-Bayer sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani»: un’analisi dettagliata della vita privata delle coppie e dei single, dell’immaginario sessuale, delle abitudini più comuni e di quelle insolite, che viene pubblicata a vent’anni di distanza dall’ultima grande ricerca sulla sessualità degli italiani.
Più partner con il quick sex. Oggi il numero medio di partner sessuali avuti a quarant’anni è 6, 4 per le donne, 7 per gli uomini. Vent’anni fa il 50% delle donne entro i quarant’anni aveva avuto un solo partner, oggi questo dato è sceso al 39,6% (tra gli uomini il dato è sceso dal 24,7% al 22%). Aveva avuto sei o più partner il 12,7% delle donne, oggi questo dato è salito al 15,8% (per gli uomini il dato è salito dal 32,4% al 40,5%). Si fa più ricorso al dating e si finisce più rapidamente a letto. Vent’anni fa faceva sesso almeno due o tre volte alla settimana il 35% dei 18-40enni, oggi il 41,6% (e l’8,4% lo fa tutti i giorni). In media i 18-40enni italiani hanno 1,8 rapporti sessuali alla settimana, 8 al mese. E se il 48,6% ritiene di fare sesso nella giusta misura, il 48% ne vorrebbe fare di più e solo il 3,4% di meno.
Il boom del porno, anche nelle camere da letto di moglie e marito. La pornografia è ormai uscita dalla sfera del proibito, dello scandaloso, del perverso. È diventata protagonista del mainstream sessuale, anche nelle coppie stabili, grazie all’accesso online, facile, gratuito, di massa. Il 61,2% degli italiani di 18-40 anni guarda video porno da solo, il 25,2% lo fa in coppia. E il 37,5% pratica il sexting (l’invio tramite smartphone di immagini e testi sessualmente espliciti). Il web è diventato il principale influencer, con un forte impatto sull’immaginario sessuale collettivo, sui comportamenti e sui canoni estetici, sdoganando pratiche inconfessabili vent’anni fa. Sono stati infranti antichi pudori, tabù e reticenze: la trasgressione è istituzionalizzata. Anche nelle camere da letto di moglie e marito, per rendere la relazione sessuale più intrigante, non scontata: la novità e la sperimentazione sono l’antidoto al rischio di noia, sempre in agguato.
Sesso senza amore. Vent’anni fa le donne che separavano il sesso dall’amore erano il 37,5%, oggi sono aumentate al 77,4%. Tra gli uomini il dato è salito dal 61,9% di allora all’81,8% di oggi. La prima cosa che si associa al sesso è la ricerca soggettiva del piacere (19,8%), poi l’amore (16,5%), la passione (16,2%) e la complicità (13,9%). E la vita sessuale soddisfa di più (il 79,6% dei 18-40enni) della propria vita in generale (73,6%). Questo vale più per gli uomini (l’80,4% è molto o abbastanza soddisfatto della propria vita sessuale) che per le donne (il 78,6%).
Coppie senza sesso. Ci sono anche 1,6 milioni di italiani di 18-40 anni che non fanno sesso. In vent’anni la percentuale di maschi 18-40enni che non praticano sesso è passata dal 3% del totale all’11,6%. Quella delle femmine dal 7,9% all’8,7%. E sono 220.000 le «coppie bianche» in quella fascia d’età: persone che stanno insieme, ma senza avere rapporti sessuali.
Meno contraccezione, più rischi per la salute. Il 63,3% dei 18-40enni italiani ha avuto rapporti sessuali completi non protetti. Perché rinunciano alla contraccezione? Perché non avevano a disposizione un contraccettivo (22,5%), hanno deciso di correre il rischio (18,1%), non pensavano che ci fossero grandi probabilità di incorrere in una gravidanza indesiderata (17,9%) oppure perché il partner ha preferito non usare contraccettivi (15,1%). Il 33,9% degli uomini e il 23,3% delle donne percepiscono la contraccezione come una limitazione. Esiste una discreta informazione sui metodi contraccettivi: il profilattico è il più conosciuto (dal 92,8%), seguito dalla pillola (dall’86,5%, e il dato sale al 90,7% tra le donne). Una corretta informazione è indispensabile per il sesso sicuro e soprattutto per la tutela della salute femminile. Ma il porno, così diffuso, non contribuisce a favorire l’utilizzo dei contraccettivi.
«Da più di cinquant’anni Bayer svolge un ruolo di primo piano nella ricerca a favore della salute femminile, studiando soluzioni innovative e sempre più efficaci per rispondere alle esigenze delle donne», ha detto il dottor Franco Pamparana, direttore medico di Bayer Italia. «I dati del Rapporto del Censis ci aiutano a comprendere meglio che cosa sta cambiando nella sessualità degli italiani. E ci dicono che è sempre più importante garantire una corretta e ampia informazione sulla contraccezione, per consentire a ogni donna di prendere decisioni pienamente consapevoli. Noi ribadiamo il nostro impegno in questa direzione», ha concluso Pamparana.
Questi sono i principali risultati del «Rapporto Censis-Bayer sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani», che è stato presentato oggi a Roma da Francesco Maietta, Responsabile dell’Area Politiche sociali del Censis, e discusso da Paolo Crepet, psichiatra e sociologo, Manuela Farris, ginecologa, Roberta Rossi, Presidente della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica, Ester Viola, avvocato matrimonialista e scrittrice, e Massimiliano Valerii, Direttore Generale del Censis.
23 Maggio 2019