Case ben accessoriate per una più alta qualità quotidiana della vita

Le cose nelle case

Nelle case degli italiani ci sono oltre 43 milioni di apparecchi televisivi, 5,6 milioni di pc  fissi, 14 milioni di portatili e 7,4 milioni di tablet. Il 97,1% delle famiglie ha almeno un apparecchio televisivo, il 22,1% un pc fisso, il 48,1% un portatile e il 26,4% un tablet (tab. 3). Il 19,3% delle famiglie dispone di almeno un apparecchio tv connesso al web o perché è una Smart Tv o perché è un apparecchio Tv tradizionale connesso al web con dispositivo esterno.

I telefoni cellulari/smartphone sono presenti in oltre il 95% delle famiglie italiane, la linea telefonica fissa nel 59,1%, il forno a microonde nel 53,0%, la lavastoviglie nel 44,9%, l’aria condizionata nel 29,7%, la macchina fotografica digitale nel 21,9%, il sistema HI-FI con componenti separati nel 16,5%, la linea fissa solo dati nel 13,2% la video camera digitale nel 6,5%, la vasca idromassaggio, nel 4,9%, il sistema Home Theater nel 3,5%, la segreteria telefonica nel 2,1% (tab. 4). Emerge la diffusa propensione trasversale degli italiani a ben accessoriare le abitazioni, colme di oggetti che aiutano a vivere meglio e che dimostrano la priorità attribuita dagli italiani alla qualità quotidiana, minuta della propria vita;

Se età e scolarità del capofamiglia contano nell’articolazione della dotazione di beni in casa, ancor di più è importante la presenza e il numero di figli, autentici moltiplicatori di consumi.  E’ infatti più alta la quota di coppie con figli che hanno telefono cellulare (100% a fronte del valore medio totale di 95,1%), forno a microonde (60,3% a fronte del valore medio totale di 53% ), lavastoviglie (56,1% a fronte del valore medio totale di 44,9%), aria condizionata (34,5% a fronte del valore medio totale di 29,7%), macchina fotografica digitale (31,5% a fronte del valore medio totale di 21,9%), Sistema Hi-Fi con componenti separati (21,2%, 16,5%), linea fissa solo dati (17,2%, 13,2%), consolle videogiochi (21,3%, 11%),videocamera digitale (10,6%, 6,5%),vasca idromassaggio (5,9%, 4,9%), Sistema Home Theater (5,2%, 3,5%).

Connessi, tutti, sempre, ovunque

Possiedono un collegamento a internet l’82,2% delle famiglie italiane che diventa il 98% tra quelle con capofamiglia con età fino a 34 anni; il 48,8% delle famiglie ha connessione sia domestica che mobile, un ulteriore 31,9% (il 44,6% tra i giovani fino a 34 anni) ha solo mobile e quote di molto inferiori utilizzano le rimanenti modalità di connessione (tab. 5 ).

I disconnessi, famiglie senza connessione a internet, sono il 17,8%, pari a circa 4,3 milioni di persone: sono solo il 2,1% delle famiglie con capofamiglia giovane, il 4,3% per quelle guidate da un adulto e il 41,4% di quelle degli anziani.

Nelle famiglie guidate da persone con età fino a 34 anni è più alta la disponibilità della connessione al web, in particolare quella mobile: connessi tutti, sempre e ovunque è lo stile di vita delle generazioni che stanno per diventare i protagonisti centrali della società.

Considerando solo i connessi a internet, emerge che gli smartphone sono i grandi protagonisti della società connessa con oltre il 99,3% delle famiglie guidate da un millennial che hanno uno smartphone con cui possono connettersi, il 98% di 35-64enni e l’89,7% di anziani.

Essenziale è poi lo sviluppo della potenza della banda larga e ultra larga che non potrà che ampliare quel che si può ricevere e fare con i vari dispositivi connessi al web. Attualmente il 49,6% delle famiglie dispone di almeno una connessione definibile a banda larga: in particolare il 41,7% una connessione ADSL il 6,9% con fibra ottica ed l’1% il satellite.

E’ ancora ampia la quota di famiglie che non beneficiano della banda larga, ed è fortemente territorializzata: dispone di almeno una connessione a banda larga il 55,6% delle famiglie al Centro, il 54,3% al Nord-Ovest, il 49,7% al Nord-Est e il 41,9% al Sud-isole. Ancor più marcato il nesso con la condizione socioeconomica delle famiglie: si passa dal 30,6% delle famiglie a basso livello socioeconomico, al 35% tra quelle con livello medio, al 64,6% di quelle con livello alto.