Gli italiani sono dei fanatici della politica: seguono il dibattito tra i partiti, si appassionano agli schieramenti, si insultano sui social network. Neanche la pandemia, con il suo contributo di paure e di maggiore esigenza di informarsi, è riuscita a smontare questo interesse. Tuttavia, si è fatta strada una maggiore attenzione per le notizie di tipo scientifico, medico e tecnologico: un interesse che prima appariva più sfocato, ma che oggi, complice la presenza nell’ultimo biennio di numerosi epidemiologi e virologi sui nostri schermi, si è moltiplicato.
Nella fruizione dei media, sicuramente la regina delle notizie resta la politica nazionale (per il 39,7% degli italiani), seppure con una flessione (-2,7% tra il 2019 e il 2021), ma la voglia di approfondire le informazioni sul Covid-19 ha avuto un riscontro nel crescente interesse per le notizie di tipo scientifico, medico e tecnologico, passate dalle preferenze del 27,7% della popolazione nel 2019 al 33,4% del 2021 (+5,7%) (tab. 3).
Il giudizio sulla presenza sulla scena mediatica degli esperti nei vari campi della medicina è positivo per oltre la metà degli italiani (54,2%): perché sono stati indispensabili per avere indicazioni sui comportamenti corretti da adottare (15,5%) o perché sono stati utili per comprendere quello che accadeva (38,7%). I giudizi sono negativi invece per il 45,8%: in quanto sono stati inutili e hanno creato confusione e disorientamento (34,4%) o sono stati addirittura dannosi, in quanto hanno provocato allarme(11,4%) (tab. 4).