Archivio completo

Comunicati Stampa 25 Maggio 2018

Sanità: l’85% degli italiani vuole scegliere liberamente il medico e l’ospedale tra pubblico e privato

E anche la politica dice sì alla sanità mista: il 63% dei consiglieri regionali riconosce il ruolo positivo delle strutture private accreditate

Roma, 25 maggio 2018 – Pubblico o privato, gli italiani vogliono scegliere l’ospedale di fiducia. L’85% degli italiani giudica importante poter scegliere nel Servizio sanitario il professionista e la struttura di cui si fidano, senza distinguere tra pubblico o privato. Solo per il 15% non è...[...]

Comunicati Stampa 23 Maggio 2018

Salute: donne ancora incerte sul significato e sui rischi della menopausa

L'82,8% delle italiane tra 45 e 65 anni è informato. Per il 77% la menopausa non è una malattia, ma una fase fisiologica della vita. Per circa la metà coincide con la fine della fertilità. Ma il 38,5% ignora che può aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. L'87,3% non usa farmaci per contrastarne i sintomi. Solo il 49,5% delle donne in menopausa in questa fascia di età ha rapporti sessuali regolari, contro il 74,2% di quelle non in menopausa

Roma, 23 maggio 2018 - La menopausa è una fase fisiologica della vita della donna che coincide con la fine della fertilità, ma da sempre è vissuta in modo problematico. La ricerca realizzata dal Censis, grazie al contributo non condizionato di Msd, su un campione di donne dai 45 ai 65 anni ha...[...]

Comunicati Stampa 12 Maggio 2018

Sanità: il 91% dei cittadini è soddisfatto del proprio dentista, sensibile ripresa della spesa odontoiatrica dopo la crisi

Ma pesano le disuguaglianze: 17 milioni di italiani non fanno visite di controllo (addirittura il 70% dei bambini di 6-14 anni). E sono 3,7 milioni i forzati del low cost: chi sceglie lo specialista solo per il costo basso, senza badare a qualità e sicurezza

Cernobbio, 12 maggio 2018 – Sensibile ripresa della spesa privata per il dentista. Gli italiani sono tornati dal dentista, dopo la grande fuga dagli studi registrata durante gli anni della crisi. Nel 2016 hanno speso per visite e cure 7,8 miliardi di euro, con un incremento del 9,3% rispetto al...[...]

Comunicati Stampa 15 Febbraio 2018

Se sei italiano bevi acqua minerale

Sono 9 italiani su 10 a bere acqua minerale, il 19% in più rispetto a vent’anni fa (e 8 su 10 ne bevono almeno mezzo litro al giorno). È la bevanda di tutti, al di là delle differenze di sesso, età, economiche e sociali. Il 44% degli italiani la beve perché è buona e piace, il 30% perché fa bene alla salute, il 28% perché è sicura, il 25% perché è comoda, il 10% perché è conveniente

Roma, 15 febbraio 2018 – Se sei italiano bevi acqua minerale. Il 90,3% degli italiani beve acqua minerale, il 79,7% ne beve almeno mezzo litro al giorno. Negli ultimi vent’anni, tra il 1995 e il 2016, c’è stato un boom dei consumatori di 19 punti percentuali (e quelli che ne bevono almeno mezzo...[...]

Comunicati Stampa 30 Gennaio 2018

Sanità: terapie efficaci per la schizofrenia, ma resta drammatico l’impatto sulle esistenze di malati e familiari

Il 72,1% dei pazienti è soddisfatto della capacità del medico di coinvolgerli nelle scelte terapeutiche e il 71,5% per l’efficacia dei farmaci. Uno su quattro ha ricevuto la diagnosi alla prima visita, ma spesso durante un ricovero ospedaliero. Molto pesante l’impatto sociale per i malati: il 47,2% ha lasciato il lavoro, il 33,8% non ha potuto terminare gli studi. Vita dura anche per i caregiver per le ricadute delle attività di assistenza sul lavoro e nelle relazioni

Roma, 30 gennaio 2018 – Una patologia ad esordio precoce. La schizofrenia è una grave malattia mentale dai sintomi complessi che possono provocare significativi cambiamenti comportamentali. I dati riportati dall’Istituto Superiore di Sanità fanno riferimento per l’Italia a circa 245.000 persone che...[...]

Comunicati Stampa 24 Gennaio 2018

Welfare aziendale: un valore potenziale di 21 miliardi di euro se esteso a tutti i lavoratori del settore privato

Solo il 17,9% degli occupati sa esattamente cos’è. Per il 58,7% meglio le prestazioni di welfare degli aumenti retributivi. Favorevoli soprattutto i dirigenti, i laureati e gli occupati con redditi elevati, meno consenso tra operai e lavoratori con stipendi bassi, alle prese con una «fame» arretrata di reddito (+178% di famiglie operaie in povertà assoluta tra il 2008 e il 2016). I servizi più richiesti? Polizze sanitarie e previdenza integrativa

Roma, 24 gennaio 2018 – Quanto vale potenzialmente il welfare aziendale? 21 miliardi di euro. Oggi il decollo del welfare aziendale è più annunciato che reale, ma in prospettiva potrà dare un grande contributo al benessere dei lavoratori. A regime si può stimare in 21 miliardi di euro il valore...[...]

Comunicati Stampa 1 Dicembre 2017

Un Paese in cui il futuro è rimasto incollato al presente

Senza un ordine sistemico, la società si è mossa lungo processi a bassa interferenza reciproca, facendo sviluppo senza espansione economica. La politica? Bloccata nella personale verticalizzazione della presenza mediatica. Ora puntare sul binomio tecnologia-territorio

Roma, 1 dicembre 2017 – Gli ultimi anni, segnati da livelli di crescita misurata in pochi o nessun punto decimale del Pil, hanno cambiato il Paese. In risposta alla recessione, la società italiana si è mossa quasi esclusivamente lungo linee meridiane, attraverso processi a bassa interferenza...[...]

Comunicati Stampa 1 Dicembre 2017

La ripresa c’è e l’industria va, ma cresce l’Italia del rancore

Manifatturiero, filiere italiane nelle catene globali del valore e turismo da record sono i baricentri della ripresa. Attraverso i consumi torna il primato dello stile di vita: ora gli italiani cercano un benessere soggettivo nella felicità quotidiana. Ma persistono trascinamenti inerziali da maneggiare con cura: il rimpicciolimento demografico del Paese, la povertà del capitale umano immigrato, la polarizzazione dell’occupazione che penalizza l’ex ceto medio. L’immaginario collettivo ha perso la forza propulsiva di una volta e non c’è un’agenda sociale condivisa. Ecco perché risentimento e nostalgia condizionano la domanda politica di chi è rimasto indietro

Roma, 1 dicembre 2017 – E l’industria va. La ripresa c’è, come confermano tutti gli indicatori economici. Ad eccezione degli investimenti pubblici: -32,5% in termini reali nel 2016 rispetto all’ultimo anno prima della crisi. Dal 2008 la perdita di risorse pubbliche destinate a incrementare il...[...]