Come vedono i lavoratori il futuro delle relazioni al tempo di robot, digitale, intelligenza artificiale? I dati dicono che (tab. 4):
- il 52,5% dei lavoratori italiani ritiene che in futuro sarà più difficile trovare obiettivi comuni tra imprenditori e manager, da un lato, e lavoratori, dall’altro;
- a pensarlo è il 58,3% degli operai ed esecutivi, il 51,7% degli impiegati, il 42,9% dei dirigenti e direttivi
Di fronte alla rivoluzione tecnologica in arrivo non può non colpire la distanza di sentiment tra aziende e lavoratori.
Infatti, il 97% dei vertici aziendali interpellati sulle conseguenze delle nuove tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale è convinto che produrranno una migliore qualità del lavoro e della vita dei lavoratori, oltre a potenziare produttività ed efficienza (97,6%).
All’ottimistico entusiasmo dei vertici aziendali si contrappone il sentiment di preoccupazione dei lavoratori, e di vera e propria paura tra operai ed esecutivi. Una deriva dicotomica di sentiment tra aziende e lavoratori alla base di un potenziale cortocircuito delle relazioni industriali: ecco il rischio, ad oggi troppo poco considerato e gestito, legato agli effetti di tecnologie e digitale.