La terapia ormonale sostitutiva (TOS), associata a uno stile di vita sano, è utilizzata per il trattamento dei disturbi menopausali, ma poco più della metà del campione di donne indica di conoscerla (51,9%).
Al momento dell’intervista però, tra le donne in menopausa, solo il 7,6% ha dichiarato di utilizzare la TOS, mentre il 6,5% ha indicato di assumere farmaci da banco, omeopatici e/o fitoterapici come i fitoestrogeni. Inoltre, il 7,9% era in passato in terapia ormonale sostitutiva, ma non lo è più e l’8,2% era in terapia con farmaci da banco e/o naturali, ma ha smesso. Il 9,0% ha affermato di non essere a conoscenza dell’esistenza di farmaci per la menopausa, mentre un’ampia maggioranza, il 68,1%, è convinta che non sia necessario trattare la menopausa con i farmaci (tab. 3).
Complessivamente, considerando il totale delle donne in menopausa (74,6%), quelle che dichiarano di prendere attualmente o di avere preso in passato farmaci per la menopausa rappresentano il 24,5%.
Positive appaiono le indicazioni sull’efficacia delle terapie: il 67,2% delle donne che hanno assunto o assumono farmaci ha dichiarato che seguendo una terapia per la menopausa i disturbi fisici si sono ridotti, i fattori di rischio come la pressione, la MOC, il colesterolo sono sotto controllo (71,9%) e che si sentono o si sono sentite meglio psicologicamente (70,3%). In particolare, il 64,6% delle donne in terapia consiglierebbe a un’amica i farmaci che sta prendendo in questo momento (tab. 4).
La figura chiave che ha consigliato la terapia alle donne che l’assumono o l’hanno fatta è il ginecologo, indicato dal 63,4% delle intervistate. Segue a distanza il medico di medicina generale (18,2%), mentre il 7,7% delle donne richiama il consiglio del farmacista (fig. 7).
La stragrande maggioranza delle donne in menopausa (87,3%), comunque, non assume in questo momento farmaci per la menopausa per diversi motivi: una quota significativa pari al 48,6% non pensa che si debbano usare farmaci in menopausa perché si tratta di una fase fisiologica e il 33,9%, pur avendoli assunti, pensa di non averne più bisogno. Al 12,8% sono stati sconsigliati dal ginecologo, al 4,0% da altri medici (diversi dal ginecologo), mentre all’1,6% da amici e conoscenti. Il 10,5% di chi non assume farmaci attualmente teme gli effetti collaterali, il 5,4% afferma di non aver avuto benefici, mentre l’1,9% ha avuto effetti collaterali. Solo lo 0,1% si è affidato a internet e leggendo che sono pericolosi ha deciso di non prenderli, mentre l’1,1% ha letto sul giornale o ha visto in tv che possono essere pericolosi.