Si è visto che sono oltre 2,8 milioni gli anziani non autosufficienti: il 20,7% degli anziani, l’81% del totale dei non autosufficienti in Italia. Il rischio cresce con l’età e supera il 40% oltre gli ottanta anni.
Numeri che danno conto degli elevatissimi fabbisogni assistenziali che sono stati coperti in questi anni fondamentalmente dalle famiglie che:
- garantiscono care diretto, in particolare mogli e figlie in 7 casi su 10;
- trasferiscono una parte del care a circa 1 milione di badanti con una spesa annua per retribuzione stimata in circa 9 miliardi di euro.
Ecco il modello italiano di welfare familiare e privato che è stato sinora efficace nel tempo, supplendo al pubblico. Però ora il modello italiano scricchiola perché:
- troppa pressione su famiglie che sono peraltro destinate a ridursi ulteriormente in termini di numero di membri. Le spese sono finanziate con le pensioni e i risparmi degli anziani, ma sono 918 mila le reti familiari i cui membri si sono tassati per pagare badante ed altre spese, 336 mila quelle che hanno dovuto dar fondo a tutti i risparmi e 154 mila quelle che si sono indebitate;
- troppi ancora gli esclusi. Circa 1 milione di anziani con gravi limitazioni funzionali non beneficia di assistenza sanitaria domiciliare, 382 mila non autosufficienti non hanno né assistenza sanitaria né aiuti di alcun genere, 1,6 milioni di longevi con limitazioni funzionali lievi e gravi hanno solo aiuti non sanitari;
- abitazioni unfriendly. Oltre 2,7 milioni di anziani vivono in abitazioni non adeguate alla condizione di ridotta mobilità e che avrebbero bisogno di lavori infrastrutturali per adeguarli, 1,2 milioni quelli che vivono in abitazioni inadeguate e non adeguabili. Aspetti troppo spesso sottovalutati che rinviano ad abitazioni la cui conformazione peggiora la qualità della vita per una persona a ridotta autonomia e complica la già difficile convivenza quotidiana con chi garantisce il care.
In tale quadro il Servizio sanitario e il welfare in generale non sono né pronti né adatti a coprire i fabbisogni assistenziali complessi dei non autosufficienti. Non a caso il 56% degli italiani è insoddisfatto dei servizi sociosanitari per non autosufficienti sul territorio.
Non bastano i 12,4 miliardi di spesa pubblica per long term care di cui 2,4 miliardi per cure domiciliari, che è pari al 10,8% della spesa sanitaria complessiva ed è comunque inferiore al dato UE del 15,4%.
In realtà, unico strumento pubblico di integrazione dei redditi familiari è l’indennità di accompagnamento pari ad una spesa complessiva di 11,3 miliardi e conferisce alla persona beneficiaria un importo dal valore di 517,89 euro mensili.
Non sorprende quindi che il 75,6% degli italiani, che arriva al 77,3% tra gli anziani, chieda più agevolazioni fiscali per chi assume badanti (tab. 6).