A partire dal 2019, il patrimonio conoscitivo sulle dotazioni di device delle famiglie italiane per come emerge dalla rilevazione di base Auditel viene utilizzato per la profilazione delle famiglie, in maniera tale da tenere sotto controllo dotazioni e comportamenti di ascolto delle famiglie, in una prospettiva di Total audience. Nella tabella che si presenta di seguito viene descritta tale profilazione per come emerge dalla prima media mobile del 2019, relativa alle prime tre wave dell’anno in corso.
Grazie a tali dati è possibile fare una prima suddivisione dell’insieme delle famiglie italiane tra quelle che hanno la Tv ( che nel 2019 sono il 97,2% del totale) e quelle che non hanno la Tv (che sono il 2,8%): tra queste una minoranza, pari allo 0,2%, non ha neppure device digitali e si colloca completamente al di fuori del mondo della comunicazione e dell’informazione sfuggendo a qualsiasi misurazione rispetto ai contenuti video. In valore assoluto, si tratta di 53.000 nuclei famigliari (tab. 35).
Tra le famiglie che hanno una Tv vi è poi un 14,1%, cui corrispondono tre milioni e 429.000 nuclei famigliari, che è in possesso esclusivamente della Tv tradizionale e non ha alcun device digitale. A queste si aggiungono il 20,5% delle famiglie italiane, per un totale di quasi cinque milioni di nuclei famigliari, che è in possesso solo dei due schermi più diffusi e di più semplice utilizzo: lo smartphone, attraverso il quale è possibile navigare in rete, e la televisione tradizionale. Inoltre ci sono oltre sette milioni e 400.000 famiglie, il 30,8% del totale, che possiedono una Tv tradizionale e un pc, fisso o mobile e/o un tablet connessi ad internet, e che si prestano a forme di fruizione più evolute. Infine, sette milioni e 796.000 famiglie, pari al 31,7% del totale, hanno una smart Tv o un dispositivo effettivamente collegato ad internet, che consente loro la massima fusione tra contenuti lineari e contenuti web, televisivi e non.