Perché il valore sociale è elevato

I medici veterinari sono professionisti che esercitano un’attività  ad elevato valore sociale, che gli italiani definiscono utile e professionale, e godono di un’immagine assolutamente positiva tra la popolazione, legata principalmente alla loro capacità di garantire la salute e il benessere degli animali da affezione, che sono presenti nelle case di oltre 26 milioni di italiani.

Meno riconosciute sono le altre attività che svolgono, e che hanno un’importanza crescente per la salute e la crescita della qualità della vita dell’intera collettività.

In particolare, è compito del medico veterinario garantire la qualità e la sicurezza di tutti gli alimenti di origine animale che ogni giorno compaiono sulle nostre tavole, così come spetta al medico veterinario autorizzare e certificare le esportazioni di tutti i prodotti di origine animale, che rappresentano una componente fondamentale del nostro export e del successo del made in nel mondo.

Non solo: i medici veterinari sono una componente del servizio sanitario nazionale e lavorano insieme ai medici per assicurare la salute della comunità, secondo un approccio  collaborativo e multidisciplinare di One Health, che riconosce che la salute degli esseri umani è indissolubilmente legata a quella degli animali e dell’ambiente.

Infine, i medici veterinari pubblici svolgono un ruolo essenziale anche per la salvaguardia dell’ambiente, perché si occupano dei controlli delle acque fluviali e marine e delle fonti di inquinamento ambientale.

Se il medico si occupa della cura del paziente, il medico veterinario è responsabile della cura della intera comunità: e per questo il suo valore sociale non ha uguali.

Nonostante ciò, i medici veterinari non hanno una reputazione adeguata al loro effettivo valore, in quanto:

- non vi è consapevolezza della complessità delle conoscenze e delle competenze che sono necessarie per l’esercizio della professione;

- non sono riconosciuti gli ambiti fondamentali per la salute pubblica e  per la qualità della vita nei quali agiscono.

In altre parole, il medico veterinario è associato nell’immaginario collettivo alla figura di un esperto-amante degli animali, che lavora più per passione che per guadagno e la cui professionalità, indubbiamente utile, non è in alcun modo paragonabile a quella degli altri professionisti della sanità.

Di qui anche la difficoltà che hanno gli italiani ad utilizzare l’espressione più corretta medico veterinario, piuttosto che, l’assai più comune, ma certo riduttiva, veterinario.

Eppure:

- i veterinari sono medici, che erogano prestazioni sanitarie peculiari e complesse e che non sono in alcun modo sostituibili con profili di tecnici o con servizi di tipo commerciale;

- gli affidiamo i nostri amici a quattro zampe, che fanno parte a tutti gli effetti del nostro nucleo familiare e che hanno valore crescente in una società che invecchia, che fa sempre meno figli e in cui si moltiplicano le diverse forme di “singletudine”;

- hanno un ruolo fondamentale nel garantire il benessere e la salute della comunità, non solo perché il 70,0% delle malattie infettive dell’uomo provengono dal serbatoio animale o sono trasmesse da vettori, ma anche perché è scientificamente provato il ruolo terapeutico degli animali nel caso di disturbi del comportamento e di gravi malattie e che avere accanto un animale previene e cura le malattie e riduce l’utilizzo di farmaci;

- il loro intervento è necessario per il controllo della salute degli animali che producono alimenti e per la loro certificazione. E le richieste di tracciabilità, di certificazione e di controllo degli alimenti sono in crescita, così come aumenta la domanda di qualità, genuinità, salubrità e sicurezza di quello che mangiamo.